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Author Archives: Andrea Mecchia

Destino o libero arbitrio? Chi conta di più? – Seconda parte

Destino o libero arbitrio? Nella prima parte abbiamo visto sostanzialmente come, in base alle attuali conoscenze scientifiche, si può dedurre come ipotesi probabile, che il destino esista insieme al libero arbitrio.

Destino e libero arbitrio, fratelli coltelli o protagonisti indispensabili nel paesaggio della nostra vita?

 

Il destino è scritto o ce lo creiamo noi? Pensi di avere davvero una scelta? In un sito che si chiama “predire il futuro” bisogna per forza affrontare argomenti come questo e altri correlati come la validità scientifica dell’astrologia o la sincronicità per dare ai lettori elementi approfonditi di riflessione e scelta.

<<Il destino non è qualcosa proiettato nel futuro, ma un insieme di eventi che sono già accaduti>>
(Krishna – Bhagavad Gītā)

 

In questo post farò riferimento al libro “Perché mi capita?” dello psicanalista Francesco Albanese.

I nostri pensieri modificano quello che l’autore definisce “il campo quantico”. Il destino è una serie di avvenimenti già accaduti, considerato che, per la fisica quantistica, il tempo non esiste. A quanto sembra le intuizioni antiche fanno scopa con le scoperte moderne. Tuttavia esistono infiniti destini attraverso i quali noi ci muoviamo o potenzialmente possiamo muoverci.

Destino o libero arbitrio sono quindi scelte che facciamo tra infinte possibilità che emergono in un “campo quantico” probabilistico. Gli eventi prima di materializzarsi esisterebbero solo in forma probabilistica racchiusi in infinite possibilità.

Un concetto simile lo avevo già studiato nel libro: “Sincronicità. Capire e utilizzare le coincidenze significative”

Ma come scegliamo noi quale strada seguire? Basta la nostra volontà e ferma determinazione? Il “pensiero positivo” è dunque la panacea di ogni male e il viatico per il successo? Possiamo con la volontà e la passione scegliere tra destino o libero arbitrio?

No. La scelta è spesso fatta in modo inconscio, legato ad emozioni e sentimenti che rendono l’intenzione molto forte e il più delle volte lontane dalla reale “coscienza” della persona che quindi non ha spesso il controllo di questo processo decisionale. L’autore parla di una “Pre-mente”

Il destino quindi esiste e spesso si ripete. Solo lavorando sulla consapevolezza e coltivandola col sentimento, solo legando all’intenzione un’emozione che autenticamente ci caratterizza si riesce a raggiungere un vero comportamento libero da condizionamenti, scevro da predestinazione e foriero di avvenimenti favorevoli.

L’autore passa dalla fisica alla metafisica e introduce il concetto di Karma e poi verso la fine della trattazione fa una sua personale dissertazione sul dopo-morte (la definisce “intervita”) che non mi sento di condividere ma nulla toglie alla validità dell’analisi fatta nel resto dell’opera, anche se la sintesi, personalmente, la considero un’estrapolazione del tutto personale, ancorché legittima.

Spesso noi pensiamo di fare o volere quello che così ardentemente desideriamo, eppure anche in questi casi, anzi forse soprattutto in questi, quando vediamo che nonostante gli sforzi e la nostra passione, le cose non si realizzano secondo i nostri desideri, ecco, proprio li allora ci può essere la trappola dell’ego che ci fa credere una cosa piuttosto che un’altra, che ci fa coltivare ambizioni sbagliate per lungo tempo.

Come si collegano queste riflessioni all’uso delle mantiche? Adesso passo dalla fisica e dalla metafisica dell’autore all’astrologia della mia esperienza. Io ho una formazione iniziale di astrologo moderno umanista, non sono un determinista quindi, ho sempre pensato che il destino conti per il 50% e il resto dipenda dal libero arbitrio.

Però poi studiando anche l’astrologia oraria classica, posso dire oggi che il destino è 70-90% e il resto libero arbitrio e penso che questa ripartizione sia da mettere in relazione a quanto descritto dall’autore perché ci vuole molta coscienza di sé e maturazione per non ripetere (inconsapevolmente e quindi in modo deterministico) le nostre esperienze anche se in forme apparentemente diverse. Le scelte sono sono inconsce e legate alle emozioni.

Questo ripetere, ci fa scegliere dal “campo quantico” descritto dall’autore, sempre le stesse opzioni, anche se possono essere di volta in volta travestite da alternative diverse e percepite da noi come inedite.

Chi mi consulta la può pensare all’opposto perché il bello dell’astrologia e dei tarocchi è che le opinioni personali non influenzano le tecniche e il risultato finale. Del resto se Einstein con la sua teoria della relatività può essere considerato un determinista, mentre i fisici quantistici moderni possono essere considerati al contrario, chi sono io per essere in grado di dirimere la questione definitivamente? Nella vita c’è sempre da imparare.

Per come la vedo astrologia (e tarocchi) sono strumenti per vivere in modo concreto la riflessione filosofica di Seneca: <<Non possiamo dirigere il vento ma possiamo orientare le vele>>. Ma come sappiamo quando stiamo fermando il vento piuttosto che orientare le vele? Spesso non lo sappiamo, possiamo scoprirlo solo con esperienza e attenzione.

Destino o libero arbitrio sono due danzatori del tempo e il libero arbitrio serve per imparare. Per esempio, se il partner che amiamo non ci corrisponde nonostante tutti i nostri sforzi è inutile insistere, se i figli non vengono è inutile insistere, se le attività commerciali che intraprendiamo falliscono una dopo l’altra volgiamo continuare? Possiamo chiederci forse se stiamo percorrendo strade che non fanno per noi? Anche se ci teniamo apparentemente moltissimo?

L’astrologia serve innanzitutto a questo, a capire; in un tema natale ci sono tutte le risorse di cui abbiamo bisogno e non quelle che abbiamo sempre pensato essere al servizio dei nostri desideri.

Astrologia e i tarocchi funzionano perché sono un linguaggio, la loro interpretazione è un’azione ermeneutica. La loro semantica è la via del destino.

In situazioni difficili, non dobbiamo scrutare i transiti astrologici o altre tecniche per capire solo “quando passerà” (anche se è importante e legittimo saperlo) ma comprendere che le difficoltà hanno nome e cognome racchiuso nei simboli astrologici che le rappresentano. Conoscere questi simboli è fondamentale per viverli e depotenziare così la loro carica emotiva quando ci raccontano cose negative.

Aggiungo che se uno ha il suo destino non può cambiarlo solo con i desideri e la caparbietà dell’ego, ma nello stesso tempo, se non riesce a cambiarlo in altro modo, sicuramente non gli deve andare incontro con la paura.

Destino o libero arbitrio sono due facce della stessa medaglia, noi siamo chiamati a scoprirle entrambe e spesso con nostra grande sorpresa.

Posso concludere dicendo che ad oggi tra destino o libero arbitrio sono persuaso di quello che affermano alcuni, come conclusione della teoria quantistica e cioè che il libero arbitrio sia una scelta tra numerose strade già scritte. Il modo di imboccarle può essere svelato dall’uso dell’astrologia e dei tarocchi, pur con i loro limiti come tutti gli strumenti e le scoperte umane.

A compendio di questa nostra breve dissertazione, riporto a vantaggio dei più curiosi, una serie di filmati che trattano appunto l’argomento, alcuni dei quali sono proprio una presentazione del libro di Francesco Albanese.

In questo blog offro solo contenuti di qualità, mostro solo delle possibilità che persone curiose vogliono seguire.

Cominciamo con la teoria della relatività di Einstein. Guardando questo filmato capirete subito perché fu considerato un determinista puro.

Continuiamo con il grande Cesare Marchi, fisico e ricercatore spirituale.

Ed infine la conferenza di presentazione del libro di Francesco Albanese in 4 parti.

<< PRIMA PARTE

E-book in regalo
Una guida per chi si rivolge all’astrologo o al cartomante

Andrea Mecchia

Destino o libero arbitrio? Chi conta di più?

Destino scritto o da scrivere? In tutto o in parte? E se in parte, quanta di questa parte? Chi si occupa di astrologia e tarocchi deve farsi queste domande.

Visto che sono astrologo e tarologo me lo sono chiesto (e me lo chiedo) come hanno fatto prima di me filosofi, religiosi e scienziati nel corso dei secoli, fino ai giorni nostri. I ciarlatani invece non si chiedono nulla ma spillano soldi ai creduloni, che a loro volta non si chiedono niente, e cercano solo rimedi impossibili ai problemi e alla disperazione.

Scienza e destino?

Se astrologia e tarocchi funzionano o meno bisognerà pur farsi un’idea del perché senza credere come beoti o senza storcere il naso come dotti ignoranti e finti sapienti. Questa è la linea editoriale di questo blog che comincia proprio dall’e-book gratis.

Ho già trattato il rapporto tra destino e libero arbitrio in vari miei post i principali dei quali sono

Validità scientifica dell’Astrologia
La Sincronicità

Ti segnalo due articoli che  ho incluso nel file in pdf che puoi scaricare, nel caso i link cambiassero. Sono interessanti e ti dico subito il succo prima di continuare: in base alle attuali conoscenze scientifiche, si può dedurre, come ipotesi probabile, che il destino esista insieme al libero arbitrio.

Il Destino esiste o non esiste? Ecco a voi la risposta completa
Destino e libero arbitrio

Scarica gli articoli in PDF
Destino o libero arbitrio acluni articoli – Scarica

Torna a leggerli dopo, intanto finisci questo articolo perché avrai la risposta alla domanda iniziale. Il destino è scritto o ce lo creiamo noi? Pensi di avere davvero una scelta? <<Il destino non è qualcosa proiettato nel futuro, ma un insieme di eventi che sono già accaduti>> (Krishna – Bhagavad Gītā). Chi ha scritto il vecchio testo indiano la sapeva già lunga. Vediamo perché.

Destino e libero arbitrio, ecco la risposta

Adesso ti parlo del libro “Perché mi capita?” dello psicanalista Francesco Albanese.

Il destino è scritto ma i nostri pensieri modificano quello che l’autore definisce “il campo quantico”. Il destino è una serie di avvenimenti già accaduti, considerato che, per la fisica quantistica, il tempo non esiste. A quanto sembra le antiche intuizioni indiane della  Bhagavad Gītā  fanno scopa con le scoperte moderne. Tuttavia esistono infiniti destini attraverso i quali noi ci muoviamo.

Destino o libero arbitrio sono quindi scelte che facciamo tra infinte possibilità che fanno parte di un “campo quantico” probabilistico. Gli eventi prima di materializzarsi esisterebbero solo in forma probabilistica racchiusi in infinite possibilità.

Un concetto simile lo avevo già studiato nel libro: “Sincronicità. Capire e utilizzare le coincidenze significative”

Destino e scelta

Ma come scegliamo noi quale strada seguire? Basta la nostra ferma volontà? Il “pensiero positivo” è dunque la panacea di ogni male e il viatico per il successo? Possiamo con la volontà e la passione scegliere tra destino o libero arbitrio?

No. Le nostre scelte sono fatte spesso in modo inconscio, legate ad emozioni e sentimenti che rendono l’intenzione molto forte e il più delle volte non ne siamo consapevoli. L’autore parla in questo caso di una “Pre-mente”

Il destino quindi esiste e spesso si ripete. Solo lavorando sulla consapevolezza e coltivandola col sentimento, solo legando all’intenzione un’emozione che autenticamente ci caratterizza si riesce a raggiungere un vero comportamento libero da condizionamenti e portatore di una catena di eventi favorevoli.

Destino e Karma

L’autore passa dalla fisica alla metafisica e introduce il concetto di Karma e poi verso la fine fa una sua personale descrizione sul dopo-morte (che definisce “intervita”) ma che non mi sento di condividere. Tuttavia nulla toglie alla validità dell’analisi fatta nel resto dell’opera, anche se la sintesi, la considero un’idea del tutto personale, ancorché legittima.

Spesso noi pensiamo di fare o volere quello che così tanto desideriamo, eppure quando vediamo che nonostante gli sforzi e la nostra passione, le cose non si realizzano secondo i nostri desideri, ecco, proprio li allora ci può essere la trappola dell’ego che ci fa credere una cosa piuttosto che un’altra, che ci fa coltivare ambizioni sbagliate per lungo tempo. Karma significa azione, i risultati delle nostre azioni.

Come si collegano queste riflessioni ad astrologia e tarocchi? Adesso passo dalla fisica e dalla metafisica dell’autore all’astrologia della mia esperienza. Io ho una formazione iniziale di astrologo moderno umanista, non sono un determinista quindi, ho sempre pensato che il destino conti per il 50% e il resto dipenda dal libero arbitrio.

Però poi studiando anche l’astrologia oraria classica, posso dire oggi che il destino è 70-90% ovvero, potrei dire meglio, che il destino è già scritto, la differenza la fa il modo in cui gli andiamo incontro. Il cosa sarebbe già scritto, il come è da scrivere.

Consulti di astrologia e tarocchi

Chi mi consulta può essere un determinista oppure no perché il bello dell’astrologia e dei tarocchi è che le opinioni personali non influenzano le tecniche e il risultato finale. Del resto se Einstein con la sua teoria della relatività può essere considerato un determinista, mentre i fisici quantistici moderni possono essere considerati al contrario, chi sono io per essere in grado di dirimere la questione definitivamente? Nella vita c’è sempre da imparare.

Per come la vedo astrologia (e tarocchi) sono strumenti per vivere in modo concreto la massima di Seneca: <<Non possiamo dirigere il vento ma possiamo orientare le vele>>. Ma come sappiamo quando stiamo fermando il vento piuttosto che orientare le vele? Spesso non lo sappiamo, possiamo scoprirlo solo con esperienza e attenzione.

L’astrologia serve innanzitutto a questo, a capire. In un tema natale ci sono tutte le risorse di cui hai bisogno e non quelle che hai sempre pensato essere al servizio dei tuoi desideri. Astrologia e tarocchi funzionano perché sono un linguaggio, la loro lettura è un’azione ermeneutica. La loro semantica è la via del destino.

In situazioni difficili, non devi scrutare i transiti astrologici o usare altre tecniche per capire solo “quando passerà” (anche se è importante e legittimo saperlo) ma devi capire che le difficoltà hanno nome e cognome racchiuso nei simboli astrologici che le rappresentano. Conoscere questi simboli è fondamentale per viverli e diminuire così la loro carica emotiva quando ci raccontano cose negative.

Aggiungo che se uno ha il suo destino non può cambiarlo solo con i desideri e la caparbietà dell’ego, ma nello stesso tempo, se non riesce a cambiarlo in altro modo, sicuramente non gli deve andare incontro con la paura.

Francesco Albanese, i filmati

Il post è finito ma se sei curioso, ti segnalo una serie di filmati, alcuni dei quali sono una presentazione del libro di Francesco Albanese. In questo blog offro solo contenuti di qualità, mostro solo delle possibilità che persone curiose vogliono seguire. Cominciamo con la teoria della relatività di Einstein. Da questo filmato capirai subito perché fu considerato un determinista puro.

Continuiamo con il grande Cesare Marchi, fisico e ricercatore spirituale.

Ed infine la conferenza di presentazione del libro di Francesco Albanese in 4 parti.

Andrea Mecchia

Interpretare i Transiti – Seconda Parte

Interpretare i transiti: messaggeri di eventi
Per interpretare i transiti dobbiamo far finta che i pianeti siano come dei portatori di messaggi. Ci sono messaggi la cui importanza dura nel tempo e messaggi che invece riguardano pochi mesi, settimane o giorni.

I transiti che durano di più sono quelli formati dai pianeti lenti e in questa sede esamineremo  quelli di Giove e Saturno. Infatti i pianeti “veloci”, Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte ci dicono come siamo fatti, Giove e Saturno, ci indicano invece come ci muoviamo nel mondo.

La prima cosa che l’interprete deve guardare è la posizione di Giove e Saturno nelle case perché rappresentano il “tono di fondo” di un certo periodo della nostra vita.

Gli altri transiti sono ugualmente importanti, ma come in un palcoscenico, lo sfondo della scenografia riguarda la posizione di questi due pianeti lenti nelle case. Analizziamo allora, in sintesi, i principali significati di questi attraversamenti, facendo prima una doverosa premessa.

Giove e Saturno e la loro doppia faccia

Generalmente Giove è il benefico (principio espansivo) mentre Saturno è il malefico (principio restrittivo). Giove sono doni, Saturno privazioni.

Ma non sempre è così per due motivi:

  • Il transito del pianeta nella casa va completato con gli aspetti che quest’ultimo forma con altri pianeti natali o con gli angoli della carta
  • Dipende dalla situazione concreta del consultante e dai suoi precedenti.

Dunque Giove può essere eccesso, dispersione e perdita, Saturno maturazione, ottenimento e saggezza.

Prima casa
Nella prima parte della prima casa si avvertono necessità di cambiamento in ogni settore della vita, siete all’inizio di un nuovo ciclo ovvero volete cominciarne uno; si possono avere sogni premonitori o forti intuizioni sul passato, il presente e il futuro.

E’ tempo di bilanci e di esaminare le decisioni prese e da prendere. Saturno in prima casa può essere simile al contatto con Marte: mancanza di energia o malattia oppure se la vostra situazione è salda, potrete avere un rilancio della forza fisica e mentale perché Saturno agisce da saggio e non solo da censore.

Seconda casa
La seconda casa sono i soldi, i possedimenti materiali ecc..perciò avrete a che fare con espansioni o restrizioni, entrate o uscite. Saturno in seconda può voler dire bisogno di guadagnare più soldi, necessità di prendere decisioni che consolidano le nostre risorse materiali. Giove può favorire l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali o nuovi lavori da dipendete.

Terza casa
Giove in terza: nuovi studi, voglia di conoscere gente, nuovi ambienti, con Saturno invece problemi a scuola, difficoltà nel capire e farsi capire, noie con fratelli e parenti prossimi, oppure quando opera come saggio, riconciliazioni, desiderio di capire meglio se stessi e gli altri, bisogno e voglia di approfondimento di conoscenze e situazioni.

Quarta casa
Giove ci spinge a rendere più confortevole la nostra dimora, Saturno la vuole invece “più solida”. Desiderio di lavori di ristrutturazione o necessità dovute ad accadimenti esterni.

Giove in 4^ significa anche traslochi. Sia Saturno che Giove in questa casa mettono l’accento sul rapporto col padre oppure con l’immagine che avete di voi stessi.

Quinta casa
Giove in quinta, voglia di figli o di gioco e vincite. Esperienze creative, nuovi hobby e nuove passioni erotiche. Saturno di contro stimola un restringimento in questi ambiti.

Saturno in 5^ può indicare pesantezza, incertezza, insicurezze personali o vivere esperienze in cui la propria volontà si rivela inefficace.

Tuttavia interpretare in transiti vuol dire anche tenere conto degli aspetti che Giove e Saturno formano con gli altri pianeti di nascita, quando si trovano in una certa casa.

Per esempio un Giove di transito in 5^ che forma aspetti difficili con altri pianeti della carta di nascita, potrebbe voler dire eccessi a tavola, svogliatezza creativa o eccessiva sicurezza in sé che porta a sbagliare, arroganza o litigi, dissapori con i figli e tutta una serie di “eccessi” dovuta ad un debordante stimolo del significato espansivo del pianeta.

Sesta casa
Giove in sesta ci spinge a voler migliorare la nostra situazione professionale e la salute. Preannuncia eventi che riguardano il lavoro, i rapporti con i colleghi e superiori, l’ambiente fisico in cui si svolge la nostra attività.

Saturno ci spinge ad essere guardinghi, ci preannuncia difficoltà e cambiamenti nel lavoro e nella salute, ci mette in guardia o simboleggia malattie e un bisogno di accertamenti o cure.

Settima casa
La settima casa è la casa delle relazioni. Apparentemente con Giove va alla grande e con Saturno no. Ma non è così. Ci si divorzia con Giove in 7^ e ci si sposa con Saturno. Perché?

Perché Giove può espandere la nostra voglia di libertà e felicità e se la nostra relazione non è soddisfacente può produrre rotture, mentre Saturno non è solo il censore ma anche il saggio, per cui può farci prendere delle decisioni a lungo rimandate.

Questo vale sia per le relazioni sentimentali che per gli altri tipi di relazioni, anche se la famiglia e il lavoro sono correlate a case diverse.

Pensiamo però ai rapporti con i soci o con le controparti in un processo o ai rapporti con conoscenti o semplicemente alle nostre interazioni generali con “gli altri”.

Ottava casa
L’ottava è una casa particolare, misteriosa, ambigua da prendere con le molle. Bisogna essere sempre prudenti quando si interpretano gli avvenimenti che simboleggia perché è sempre facile sbagliarsi, visto il suo carattere scorpionico, segreto, sfuggente.

Diciamo due parole in generale. Con Giove gli eventi potranno essere quelli di un’espansione per il sesso, un aumento dell’interesse erotico e il contrario con Saturno.

La fedeltà o l’infedeltà potranno essere esaminate prima di tutto guardando i transiti in questa casa (non solo quelli di Giove e Saturno)

L’ottava però è anche una casa di malattia, chirurgia, occulto, interessi esoterici, ricerca interiore e psicoterapia.

Insomma è una casa fortemente polisemica e intimista di qui le difficoltà che l’interprete può incontrare e che necessitano della piena collaborazione del consultante.

Nona casa
Giove in nona è come un ritorno di Giove su se stesso. Con giove in nona sono favoriti gli studi, specie quelli filosofici, psicologici, sociologici e affini e quelli religiosi.

Giove in nona porta fiducia nel futuro, desiderio di essere centrati su se stessi, recupero delle forze e ottimismo, nuovi inizi.

Con Saturno, sia ha bisogno di nuove conoscenze, si può avere sfiducia in se stessi, messa in dubbio interiore o dall’esterno delle proprie capacità.

Con Saturno c’è anche necessità o capacità di affidarsi alle proprie abilità e all’esperienza accumulata.

Decima casa
Giove in decima rappresenta un’espansione della vostra popolarità e influenza sociale e sul lavoro, al contrario di Saturno che però in questa casa può portare i suoi frutti di stabilizzazione in questi ambiti dopo fatiche e impegni.

E’ la casa del lavoro e della madre. E’ una casa di struttura sociale, simboleggia il nostro posto nella società.

Undicesima casa
Con Giove o Saturno in 11^ casa potrete essere spinti a partecipare di più ad attività di gruppo e sociali, ad iscrivervi ad associazioni, partiti, sindacati o altre organizzazioni.

Dodicesima casa
Con Giove e Saturno in 12^ casa finite un ciclo. Positivo o negativo e vi preparate a cominciarne un altro. I transiti di Saturno possono essere difficili e dovrete dedicare ad essi la massima attenzione.

Interpretare i transiti in modo dinamico
I transiti possono (e debbono) essere interpretati come avvenimenti interni o esterni. Per es. un Giove ben messo in 4^ potrebbe voler dire che vogliamo cambiare casa ma è possibile che non ne abbiamo la possibilità materiale.

Quando c’è una discrasia tra eventi interni ed esterni, la conoscenza del loro significato ci aiuta a capire meglio la situazione a vederla come parte integrante del nostro percorso di vita e costituisce il prodromo di decisioni più consapevoli.

Inoltre torno a ripetere ancora una volta perché è importante: interpretare i transiti di Giove e Saturno quando si trovano in una certa casa, significa tenere conto degli aspetti che essi formano con gli altri pianeti di nascita o altri punti importanti della carta (spesso gli angoli, Ascendente, Discendente, Medio cielo, Fondo cielo).

Solo così si possono descrivere e prevedere meglio gli eventi interni ed esterni del tipo di quelli descritti in precedenza. La consulenza dell’astrologo è quindi fondamentale.

Dispensa sulle case
Ho parlato tanto di case…mica potevo lasciarvi così, senza dirvi nulla in merito. Giusto? Ho già pensato a voi a suo tempo e così oggi potete scaricarvi questa bellissima dispensa.

Bibliografia
<<Relazioni e cicli vitali>> – Stephen Arroyo – Astrolabio

E-book in regalo
Una guida per chi si rivolge all’astrologo o al cartomante

<< PRIMA PARTE

Andrea Mecchia

Interpretare i Transiti

Interpretare i transiti è una delle tecniche principali per fare previsioni astrologiche. Chi è appassionato di astrologia deve sapere di cosa si tratta.

I transiti astrologici, introduzione

Quando i pianeti di transito formano aspetti con quelli di nascita (detti anche radix) possiamo prevedere che tipo di eventi ci accadranno.

Altre tecniche di previsione e analisi sono la rivoluzione solare annuale e le progressioni ma i transiti sono quelli esaminati di frequente.

Nella figura vediamo che i pianeti di trasnito formano aspetti con quelli di nascita (o radix), che sono riportati nella tabella in basso a sinistra di chi legge. Come si vede i pianeti di nascita sono nel cerchio interno, invece quelli di transito (in movimento appunto) sono nel cerchio esterno.

Si esaminano gli aspetti angolari principali cioè congiunzione, opposizione (180°), quadratura (90°), sestile (60°), trigono (120°). Almeno io faccio così.

Come si interpretano i transiti

Attraverso l’analisi e l’interpretazione dei transiti possiamo sapere molte cose, ma le combinazioni possibili tra gli aspetti planetari sono molte, per cui il consultante deve fare domande mirate all’astrologo per farlo concentrare meglio sulle risposte che vuole avere.

Se invece il consultante vuole una panoramica generale allora è bene focalizzarsi su salute, lavoro, soldi, relazioni sentimentali. Il classico quartetto che interessa chiunque.

Che significato dobbiamo dare ai transiti? Abbiamo detto che i pianeti sono in aspetto l’uno con l’altro, per es. Luna in congiunzione con Marte, Venere in trigono con Giove ecc… I significati sono tanti quanti possono essere le combinazioni. Devi analizzare i significati di un contatto tra pianeti andando dal generale al particolare.

Prendiamo due pianeti in aspetto tra loro bisogna esaminare:
– il significato di un aspetto (qualunque esso sia) tra uno specifico pianeta e l’altro;
– il significato di un aspetto in particolare tra i due (congiunzione, piuttosto che quadrato, trigono ecc…);
– il significato specifico di questo contatto all’interno del proprio tema di nascita.

Per esempio, se la Luna di transito forma una congiunzione con il mio Mercurio di nascita avremo un significato che viene analizzato con questi passi:
– Quali significati ha in generale il contatto tra Luna e Mercurio (per chiunque)?
– Quali significati ha in generale il contatto tra Luna e Mercurio per congiunzione (per chiunque)?
– Quali significati ha il contatto tra Luna e Mercurio per congiunzione nel mio tema natale?

Questo modo di procedere, dal generale al particolare, è utile perché il mio Mercurio, nel mio tema di nascita, è posto in una specifica casa, e a sua volta forma aspetti con altri pianeti radix del mio tema, quindi ha dei significati suoi propri, nel contesto della mia carta di nascita.

Giove e Saturno, partiamo da loro

Per interpretare i transiti dobbiamo far finta che i pianeti siano come dei portatori di messaggi. Ci sono messaggi la cui importanza dura nel tempo e messaggi che invece riguardano pochi mesi, settimane o giorni.

I transiti che durano di più sono quelli formati dai pianeti lenti e in questa sede esamineremo quelli di Giove e Saturno. Infatti i pianeti veloci, Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte ci dicono “come siamo fatti”, Giove e Saturno, ci indicano, invece, “come ci muoviamo nel mondo”.

La prima cosa che l’interprete deve guardare è la posizione di Giove e Saturno nelle case perché rappresentano il “tono di fondo” di un certo periodo della nostra vita.

In figura Giove è in 9^ casa, cerchiato in rosso, Saturno è in 11^ (quasi 12^), cerchiato in verde.

Gli altri transiti sono ugualmente importanti, ma come in un palcoscenico, lo sfondo della scenografia riguarda la posizione di questi due pianeti lenti nelle case. Analizziamo allora, in sintesi, i principali significati di questi attraversamenti, facendo prima una doverosa premessa.

Giove e Saturno e la loro doppia faccia

In genere Giove è il benefico (principio espansivo) mentre Saturno è il malefico (principio restrittivo). Giove regala, Saturno toglie.
Ma non sempre è così per due motivi:
– il transito del pianeta nella casa va completato con gli aspetti che quest’ultimo forma con altri pianeti natali o con gli angoli della carta;
– dipende dalla situazione concreta del consultante e dai suoi precedenti di vita.
Dunque Giove può essere eccesso, dispersione e perdita, Saturno maturazione, ottenimento e saggezza.

Giove e Saturno in Prima casa

Nella prima parte della prima casa puoi avvertire il bisogno di cambiare in ogni settore della vita. Sei all’inizio di un nuovo ciclo o vuoi cominciarne uno; puoi avere sogni premonitori o forti intuizioni sul passato, il presente e il futuro.

E’ tempo di bilanci e di esaminare le decisioni prese e da prendere. Dal punto di vista fisico Saturno in prima casa può essere simile al contatto con Marte: mancanza di energia o malattia oppure se la tua situazione è buona, hai un rilancio della forza fisica e mentale perché Saturno agisce da saggio e non solo da censore.

Giove e Saturno in Seconda casa

La seconda casa sono i soldi, i possedimenti materiali ecc..perciò avrai a che fare con espansioni o restrizioni, entrate o uscite. Saturno in seconda può voler dire bisogno di guadagnare più soldi, necessità di prendere decisioni che consolidano le tue risorse materiali. Giove può favorire nuove iniziative imprenditoriali o nuovi lavori da dipendente.

Giove e Saturno in Terza casa

Giove in terza: nuovi studi, voglia di conoscere gente, nuovi ambienti. Con Saturno invece problemi a scuola, difficoltà nel capire e farsi capire, noie con fratelli e parenti prossimi, oppure quando opera come saggio, riconciliazioni, desiderio di capire meglio se stessi e gli altri, bisogno e voglia di approfondire conoscenze.

Giove e Saturno in Quarta casa

Giove ti spinge a rendere più confortevole la tua dimora. Saturno la vuole invece “più solida”. Voglia di ristrutturare casa o cambiarla. Giove in 4^ significa anche traslochi. Sia Saturno che Giove in questa casa mettono l’accento sul rapporto col padre o la figura paterna come archetipo.

Giove e Saturno in Quinta casa

Giove in quinta, voglia di figli o di gioco e di vincite. Esperienze creative, nuovi hobby e nuove passioni erotiche. Saturno significa un restringimento in questi ambiti. Saturno in 5^ può indicare pesantezza, incertezza, insicurezze personali o esperienze in cui la propria volontà si rivela inefficace.

Tuttavia interpretare in transiti vuol dire anche tenere conto degli aspetti che Giove e Saturno formano con gli altri pianeti di nascita, quando si trovano in una certa casa.

Per esempio un Giove di transito in 5^ che forma aspetti difficili con altri pianeti della carta di nascita, potrebbe voler dire eccessi a tavola, svogliatezza creativa o eccessiva sicurezza in sé che porta a sbagliare. Arroganza o litigi, dissapori con i figli e tutta una serie di “eccessi” dovuti ad un debordante stimolo del significato espansivo del pianeta.

Giove e Saturno in Sesta casa

Giove in sesta ti spinge a voler migliorare il tuo lavoro e la salute. Preannuncia eventi che riguardano il lavoro, i rapporti con i colleghi e superiori, l’ambiente fisico in cui si svolge la nostra attività.

Saturno spinge ad essere guardinghi, ci preannuncia difficoltà e cambiamenti nel lavoro e nella salute, ci mette in guardia o simboleggia malattie e un bisogno di accertamenti o cure.

Giove e Saturno in Settima casa

La settima casa è la casa delle relazioni, con Giove va alla grande e con Saturno no. Ma non è sempre così. Ci si divorzia con Giove in 7^ e ci si sposa con Saturno. Perché?
Perché Giove può espandere la tua voglia di libertà e felicità e se la tua relazione non è soddisfacente può produrre rotture, mentre Saturno non è solo il censore, ma come già detto, è anche il saggio, per cui può farci prendere delle decisioni necessarie a lungo rimandate.
Questo vale sia per le relazioni sentimentali che per gli altri tipi di relazioni, anche se la famiglia e il lavoro riguardano di più altre case.
Pensa però ai rapporti con i soci o con le controparti in un processo o ai rapporti con conoscenti e alle tue interazioni con “gli altri” in generale.

Giove e Saturno in Ottava casa

L’ottava è una casa particolare, misteriosa, ambigua da prendere con le molle. Bisogna essere sempre prudenti quando si interpretano gli avvenimenti che la riguardano perché è facile sbagliarsi, visto il suo carattere scorpionico, segreto, sfuggente.

Diciamo due parole in generale. Con Giove gli eventi potranno essere quelli di un aumento del sesso e dell’erotismo e il contrario con Saturno. La fedeltà o l’infedeltà potranno essere esaminate prima di tutto guardando i transiti in questa casa (non solo quelli di Giove e Saturno)

L’ottava però è anche una casa di malattia, chirurgia, occulto, interessi esoterici, psicoterapia, ricerca interiore. Insomma è una casa polisemica e intimista, da qui le difficoltà che l’interprete può incontrare e che necessitano della piena collaborazione e sincerità del consultante.

Giove e Saturno in Nona casa

Giove in nona è come un ritorno di Giove su se stesso. Con giove in nona sono favoriti gli studi, specie quelli filosofici, psicologici, sociologici e affini e quelli religiosi. Giove in nona porta fiducia nel futuro, desiderio di essere centrati su se stessi, recupero delle forze e ottimismo, nuovi inizi.

Con Saturno, hai bisogno di nuove conoscenze, puoi avere sfiducia in te stesso, messa in dubbio delle tue capacità. Con Saturno c’è anche necessità di affidarsi all’esperienza accumulata.

Giove e Saturno in Decima casa

Giove in decima rappresenta un’espansione della tua popolarità e influenza sociale e sul lavoro, al contrario di Saturno che però in questa casa può portare i suoi frutti per stabilizzare le cose dopo fatiche e impegni. E’ la casa del lavoro e della madre. E’ una casa di struttura sociale, simboleggia il nostro posto nella società.

Giove e Saturno in Undicesima casa

Con Giove o Saturno in 11^ casa puoi essere coinvolto di più in attività di gruppo e sociali. Puoi iscriverti ad associazioni, partiti, sindacati o altre organizzazioni.

Giove e Saturno in Dodicesima casa

Con Giove e Saturno in 12^ casa finisce un ciclo. Positivo o negativo. Ti prepari a cominciarne un altro. I transiti di Saturno possono essere difficili e dovrai dedicare la massima attenzione a tutti i settori della vita, soprattutto ai nemici, alla salute e ai guai giudiziari, tipo incarcerazioni e simili.

Interpretare i transiti in modo dinamico

I transiti possono (e debbono) essere interpretati come avvenimenti interni o esterni. Per es. un Giove ben messo in 4^ potrebbe voler dire che vogliamo cambiare casa ma è possibile che non ne abbiamo la possibilità materiale.
Quando c’è una differenza tra eventi interni ed esterni, la conoscenza del loro significato ci aiuta a capire meglio la situazione e a vederla come parte integrante del nostro percorso di vita per essere più consapevoli.

Inoltre, torno a ripetere ancora una volta: interpretare i transiti di Giove e Saturno quando si trovano in una certa casa, significa guardare anche agli aspetti che essi formano con gli altri pianeti di nascita o altri punti importanti della carta (spesso gli angoli, Ascendente, Discendente, Medio cielo, Fondo cielo).

Solo così si possono descrivere e prevedere meglio gli eventi interni ed esterni del tipo di quelli descritti in precedenza. La consulenza dell’astrologo è quindi fondamentale.

Consulti astrologici

Per interpretare i transiti, come avrai capito, occorre prima esaminare il tema di nascita. Un primo incontro serve per l’analisi del tema e i transiti. Gli incontri successivi dovrebbero essere 3 o 4 volte l’anno.

Per finire ti ricordo che in questo articolo ho parlato solo di Giove e Saturno nelle case. Non si può scrivere un libro in un articolo e solo la pratica e l’esperienza sono la via migliore per conoscere.

Dispensa sulle case

Ho parlato tanto di case…mica potevo lasciarti così, senza dirti nulla in merito. Giusto? Ho già pensato a te a suo tempo e così oggi puoi scaricarvi questa bellissima dispensa.

Bibliografia

<<Relazioni e cicli vitali>> – Stephen Arroyo – Astrolabio editore

Andrea Mecchia

Interpretazione dei tarocchi – divinazione o introspezione?

Ci sono due modi per interpretare i tarocchi. Uno divinatorio (per predire il futuro), l’altro “introspettivo” (che descrive la situazione del consultante). Ti mostro esempi pratici, ti spiego la differenza.

I due approcci sono opposti se consideriamo due domande che richiedono due risposte inconciliabili e cioè:

  • Il futuro è già scritto?
  • Il futuro lo determiniamo noi?

Un post come questo sull’interpretazione dei tarocchi è piuttosto raro da trovare in giro. I manuali sono spesso scritti solo dal punto di vista divinatorio.

I due approcci, al contrario, sono complementari quando, insieme a quello divinatorio, vogliamo far riflettere il consultante sulla sua situazione. Ci sono poi persone che non credono alla previsione del futuro, in questo caso la lettura introspettiva-descrittiva è molto utile.

Nella vita puoi scegliere l’approccio che vuoi, i tarocchi ti saranno sempre di grande aiuto.

Tarocchi interpretazione divinatoria?

Secondo me imparare ad interpretare i tarocchi è considerare entrambe le cose. Nella pratica professionale, la richiesta divinatoria è quella più domandata dai consultanti, quella introspettiva invece è approcciata spesso solo da un pubblico limitato come un qualcosa in più o come approccio alternativo.

Interpretare i tarocchi, esempi

Adesso faccio degli esempi.  Mi preme dire che il cartomante (o meglio tarologo) non pontifica davanti alle carte. Indipendentemente dai due approcci  deve fare delle domande sulla vita del consultante perché le carte sono simboli quindi egli deve approfondire fatti concreti che per forza di cose non può conoscere. Se le domande non vengono poste quei simboli restano descrizioni teoriche complesse, interessanti ma del tutto inutili.

Una donna chiede: il mio uomo ha un’altra?

(Arcani Minori e Maggiori)

 

Interpretazione divinatoria

Eh si. Ci vedi giusto (re di spade) e cosa vedi? Vedi che ora è in atto una separazione tra voi (XVI La torre) e la causa della separazione è un’altra donna (la regina di bastoni) con la quale il tuo compagno trova quella passionalità che la vs. relazione non gli da più.

Interpretazione introspettiva

Hai de dubbi su tuo compagno, dei sospetti (re di spade), perché la vostra relazione è diventata un contrasto continuo (XVI La Torre) e sospetti che ci sia un’altra donna.

In realtà sai dentro di te che la relazione è compromessa perché manca un ingrediente che evidentemente era quello principale: la passione (Regina di bastoni)

Una donna chiede: lui mi ama? La storia durerà?

(Solo Arcani Maggiori)

Interpretazione divinatoria

Si durerà. Dal colloquio emerge che ti ha corteggiato molto, ovvero l’inizio della storia è stato segnato da complicità, corteggiamento, cose non scontate, forse anche difficoltà (I Il Mago). Adesso la relazione è stabile (III l’Imperatore) e il merito è tuo (XXI Il Mondo). Possiamo essere confidente che duri.

Interpretazione introspettiva

L’inizio della relazione non è stato un colpo di fulmine ma la ricerca di un’assonanza, un conoscersi man mano. Adesso hai la stabilità (IIII L’Imperatore) alla quale tu tieni molto (la donna del mondo guarda l’imperatore). Il tuo compagno è per te un punto di riferimento, un appoggio stabile. Significa che la relazione durerà? Ora è stabile e tu vorresti che lo sia anche in futuro, in realtà ne ha intimamente la certezza (fondata o meno).

Rientrerò del prestito?

(Solo Arcani Minori)

Interpretazione divinatoria

Si. Hai concesso il prestito anche se eri dubbioso (asso di coppe). Adesso è successo qualcosa, per cui sei indeciso sul da farsi per recuperarlo (due di spade). La cosa andrà in porto e ti verrà restituita la somma (4 di denari).

Interpretazione introspettiva

Asso di coppe, come sopra. Adesso non lo sai se riavrai i soldi, lo speri (due di spade), ma sei fiducioso (4 di denari).

Come leggere i tarocchi? Quale approccio?

Quale approccio seguire per interpretare i tarocchi? Qualcuno forse si chiederà, a questo punto, se questo post crei più dubbi che risposte. No, questo post è socratico, pone domande di merito e metodo.

La risposta è questa: se credi nella validità divinatoria, non trascurare mai quella introspettiva perché devi dare un’interpretazione al destino poiché nulla in natura è di per sé cinico e baro e bisogna pensare che le cose accadono e basta.

Forse c’è un perché che non potrai scoprire mai, ma accadono, e a noi resta la bravura di interpretarle per prendere decisioni, aiutarci a mettere il cuore in pace o a vivere con pienezza le situazioni migliori.

Inoltre non puoi sapere se stai influenzando, con il tuo pensiero e le tue emozioni, il destino o se esso è già scritto, ma puoi conoscere la strada sulla quale sei incamminato. Anche questa, in un’ultima analisi, è una forma divinatoria.

Infatti quando siamo incamminati su una strada è difficile variare il percorso, perché la nostra via è guidata dall’inconscio. Come dice Alejandro Jodorowsky “padre” dei Tarocchi di Marsiglia Restaurati: “Più grande è la nostra ignoranza, più vediamo i miracoli come coincidenze”.

Tuttavia se il percorso è negativo dobbiamo provare a cambiarlo. Se la strada ci porta dove pensavamo, il futuro è previsto, la divinazione azzeccata, altrimenti bisogna rivedere l’interpretazione data e trarre spunto dall’esperienza.

Il “padre” dei Tarocchi di Marsiglia Restaurati Alejandro Jodorowsky dice chiaramente che lui legge il presente perché leggere il futuro equivale a determinarlo. Io sono d’accordo solo in parte, per i motivi fin qui esposti.

Se il destino esiste o no, e se si, in che misura, resta e resterà sempre un mistero. Devi basarti sulla tua esperienza per poter scegliere l’approccio che fa per te.

Andrea Mecchia