Ci sono due modi per interpretare i tarocchi. Uno divinatorio (per predire il futuro), l’altro “introspettivo” (che descrive la situazione del consultante). Ti mostro esempi pratici, ti spiego la differenza.
I due approcci sono opposti se consideriamo due domande che richiedono due risposte inconciliabili e cioè:
Un post come questo sull’interpretazione dei tarocchi è piuttosto raro da trovare in giro. I manuali sono spesso scritti solo dal punto di vista divinatorio.
I due approcci, al contrario, sono complementari quando, insieme a quello divinatorio, vogliamo far riflettere il consultante sulla sua situazione. Ci sono poi persone che non credono alla previsione del futuro, in questo caso la lettura introspettiva-descrittiva è molto utile.
Nella vita puoi scegliere l’approccio che vuoi, i tarocchi ti saranno sempre di grande aiuto.
Secondo me imparare ad interpretare i tarocchi è considerare entrambe le cose. Nella pratica professionale, la richiesta divinatoria è quella più domandata dai consultanti, quella introspettiva invece è approcciata spesso solo da un pubblico limitato come un qualcosa in più o come approccio alternativo.
Adesso faccio degli esempi. Mi preme dire che il cartomante (o meglio tarologo) non pontifica davanti alle carte. Indipendentemente dai due approcci deve fare delle domande sulla vita del consultante perché le carte sono simboli quindi egli deve approfondire fatti concreti che per forza di cose non può conoscere. Se le domande non vengono poste quei simboli restano descrizioni teoriche complesse, interessanti ma del tutto inutili.
Una donna chiede: il mio uomo ha un’altra?
(Arcani Minori e Maggiori)
Interpretazione divinatoria
Eh si. Ci vedi giusto (re di spade) e cosa vedi? Vedi che ora è in atto una separazione tra voi (XVI La torre) e la causa della separazione è un’altra donna (la regina di bastoni) con la quale il tuo compagno trova quella passionalità che la vs. relazione non gli da più.
Interpretazione introspettiva
Hai de dubbi su tuo compagno, dei sospetti (re di spade), perché la vostra relazione è diventata un contrasto continuo (XVI La Torre) e sospetti che ci sia un’altra donna.
In realtà sai dentro di te che la relazione è compromessa perché manca un ingrediente che evidentemente era quello principale: la passione (Regina di bastoni)
Una donna chiede: lui mi ama? La storia durerà?
(Solo Arcani Maggiori)
Interpretazione divinatoria
Si durerà. Dal colloquio emerge che ti ha corteggiato molto, ovvero l’inizio della storia è stato segnato da complicità, corteggiamento, cose non scontate, forse anche difficoltà (I Il Mago). Adesso la relazione è stabile (III l’Imperatore) e il merito è tuo (XXI Il Mondo). Possiamo essere confidente che duri.
Interpretazione introspettiva
L’inizio della relazione non è stato un colpo di fulmine ma la ricerca di un’assonanza, un conoscersi man mano. Adesso hai la stabilità (IIII L’Imperatore) alla quale tu tieni molto (la donna del mondo guarda l’imperatore). Il tuo compagno è per te un punto di riferimento, un appoggio stabile. Significa che la relazione durerà? Ora è stabile e tu vorresti che lo sia anche in futuro, in realtà ne ha intimamente la certezza (fondata o meno).
Rientrerò del prestito?
(Solo Arcani Minori)
Interpretazione divinatoria
Si. Hai concesso il prestito anche se eri dubbioso (asso di coppe). Adesso è successo qualcosa, per cui sei indeciso sul da farsi per recuperarlo (due di spade). La cosa andrà in porto e ti verrà restituita la somma (4 di denari).
Interpretazione introspettiva
Asso di coppe, come sopra. Adesso non lo sai se riavrai i soldi, lo speri (due di spade), ma sei fiducioso (4 di denari).
Quale approccio seguire per interpretare i tarocchi? Qualcuno forse si chiederà, a questo punto, se questo post crei più dubbi che risposte. No, questo post è socratico, pone domande di merito e metodo.
La risposta è questa: se credi nella validità divinatoria, non trascurare mai quella introspettiva perché devi dare un’interpretazione al destino poiché nulla in natura è di per sé cinico e baro e bisogna pensare che le cose accadono e basta.
Forse c’è un perché che non potrai scoprire mai, ma accadono, e a noi resta la bravura di interpretarle per prendere decisioni, aiutarci a mettere il cuore in pace o a vivere con pienezza le situazioni migliori.
Inoltre non puoi sapere se stai influenzando, con il tuo pensiero e le tue emozioni, il destino o se esso è già scritto, ma puoi conoscere la strada sulla quale sei incamminato. Anche questa, in un’ultima analisi, è una forma divinatoria.
Infatti quando siamo incamminati su una strada è difficile variare il percorso, perché la nostra via è guidata dall’inconscio. Come dice Alejandro Jodorowsky “padre” dei Tarocchi di Marsiglia Restaurati: “Più grande è la nostra ignoranza, più vediamo i miracoli come coincidenze”.
Tuttavia se il percorso è negativo dobbiamo provare a cambiarlo. Se la strada ci porta dove pensavamo, il futuro è previsto, la divinazione azzeccata, altrimenti bisogna rivedere l’interpretazione data e trarre spunto dall’esperienza.
Il “padre” dei Tarocchi di Marsiglia Restaurati Alejandro Jodorowsky dice chiaramente che lui legge il presente perché leggere il futuro equivale a determinarlo. Io sono d’accordo solo in parte, per i motivi fin qui esposti.
Se il destino esiste o no, e se si, in che misura, resta e resterà sempre un mistero. Devi basarti sulla tua esperienza per poter scegliere l’approccio che fa per te.
Per interpretare i Tarocchi di Marsiglia Restaurati non occorre essere sensitivi, avere un dono o roba del genere. I Tarocchi sono un linguaggio.
I Tarocchi hanno un loro codice. Le carte sono parole e la stesura è una frase. L’abilità consiste nel leggere le frasi che i tarocchi compongono. Uno degli interpreti di tarocchi è stato Alejando Jodorowsky e un altro è lo studioso Carlo Bozzelli.
In questo articolo esamino alcune regole per interpretare i tarocchi di Marsiglia restaurati, tratte soprattutto dal libro “Il Codice dei Tarocchi”di Carlo Bozzelli.
Le carte sono fatte apposta di analogie e antitesi. Quando leggi i tarocchi ne devi tenere conto.
Le due carte sopra hanno analogie:
In queste analogie, come puoi vedere, ci sono anche delle differenze, anzi dei “codici ottici” in antitesi tra loro.
I Tarocchi di Marsiglia Restaurati non sono come i tarocchi venuti dopo, hanno una storia di sapienza, sono portatori di conoscenza accumulata nel tempo da diverse tradizioni.
Esiste poi la cosiddetta “legge della duplicità” che possiamo osservare nelle coppie di carte che riproduco nella figura seguente.
Chiarisco che tutte le mantiche e anche il pensiero magico, procede non in modo analogico e non logico, come la scienza.
Il pensiero analogico permette di rilevare e interpretare la cosiddetta “sincronicità” quindi, in qualche misura o forma, consente di prevedere il futuro.
Questa è la ragione per la quale, secondo me, non sarà mai possibile dimostrare la validità scientifica delle mantiche che tuttavia, per lo stesso motivo funzionano, seppur con limiti, come tutta l’esperienza umana.
Se hai una formazione scientifica (e solo quella) e ragioni solo in modo logico non puoi usare le mantiche o consultare astrologi e cartomanti a tuo beneficio. Non tutto è per tutti.
Guardando le coppie notiamo
Se in una stesa ci sono carte con elementi che si ripetono, quegli elementi vorranno dire pur qualcosa in particolare Questa ripetizione serve per interpretare in modo corretto e più esatto possibile la stesa stessa.
Esempio: Vado verso un cambiamento?
La risposta è positiva perché il matto (un viaggiatore) si mette su un carro che va verso un cambiamento (la ruota). In altre parole abbiamo un viaggiatore, due carte e due ruote e in tutte le carte c’è una numerazione crescente di cui parlerò più sotto.
Le carte indicano personaggi che hanno lo sguardo rivolto in una certa direzione. Alejandro Jodorowsky nel suo famosissimo manuale “La Via dei Tarocchi” ha già parlato di questo.
Per esempio, se in una stesa escono il Papa e la Papessa che si guardano, il significato sarà diverso rispetto al fatto che non si guardano.
Il Tarocco procede da sinistra verso destra. In una stesa è auspicabile che le carte si presentino con numeri crescenti da sinistra verso destra come nell’esempio fatto sopra, tuttavia questa non è regola tassativa per avere buone risposte.
In genere, la stesa di base, si fonda su tre carte che rappresentano, da sinistra a destra, il passato, il presente e il futuro. Questo perché, come spiegato da Bozzelli, il matto è un viaggiatore che percorre un sentiero attraverso gli altri arcani, come simboleggiato in figura:
La metafora temporale è anche proposta da Alejandro Jodorowsky. Inoltre con la stesa di base a tre carte e secondo quanto dice Jodorowsky, la carte in mezzo può essere anche considerata il consultante, la carte alla destra le forze attive, quella sulla sinistra, le forze ricettive.
Le carte possono mostrare una situazione della vita del consultante oppure indicare una proiezione di futuro. In realtà le cose si confondono e si sovrappongono, potrei dire che sono due facce della stessa medaglia e che riguarda il nostro approccio alla lettura del futuro.
Questo blog si chiama “predireilfuturo” e non “prevedereilfuturo”, perché la preveggenza ha a che fare con le visioni, con la sensitività. Io non ho visioni e non sono sensitivo e ho sempre pensato (a torto o a ragione) che la maggior parte degli operatori che si dichiarano sensitivi non lo siano.
Non dico che i sensitivi non esistano per nulla, sto solo dicendo che non se ne trovano così tanti navigando in rete.
I Tarocchi di Marsiglia Restaurati e l’Astrologia, sono anzitutto linguaggi e come tali possono essere appresi da chiunque, letti e “parlati” da chi li conosce. Il loro studio è equivalente a quello di qualsiasi altra materia convenzionale e prevedono molta pratica oltre ad un solido studio teorico.
Predire il futuro invece vuol dire, raccontare il futuro, ovvero descrivere un possibile futuro, quello che emerge dall’analisi del presente e che è davanti al consultante. Un futuro nel quale si è già incamminati.
Prevale il destino o il libero arbitrio? Cerco di rispondere in altri post ma quello che posso dire è che non c’è una risposta certa e dimostrata pertanto questa faccenda non ha soluzione e secondo me non l’avrà.
Nella mia esperienza ho cercato di verificare se le cose funzionano o meno senza cercare un motivo introvabile. Si possono solo avere idee al riguardo ma non certezze.
<<Il Codice dei Tarocchi Rivelazione di un’intelligenza millenaria>>, Carlo Bozzelli, Anima Edizioni
<<La Via dei Tarocchi>>, Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa, Edizioni Feltrinelli
Il mazzo migliore di tutti è quello dei Tarocchi di Marsiglia? Esistono anche altri tarocchi che magari puoi usare anche da solo?
Ti segnalo due mazzi di carte che uso anche io. Sono carte dall’uso introspettivo, per chiedere consiglio e non per leggere il futuro. Facili da usare, uno dei due mazzi (le carte Symbolon) può essere approfondito con uno studio e un impegno pari a quello dei Tarocchi di Marsiglia.
Le carte Symbolon sono state create da Peter Orban, astrologo e psicoterapeuta e Ingrid Zinnel, astrologa, terapeuta, omeopata.
Le carte Symbolon sono carte moderne, di uso introspettivo, non divinatorio, legate anche a significati astrologici; si possono quindi usare in abbinamento con l’astrologia o meno. Paradossalmente io non le ho ancora usate in chiave astrologica.
Forse arriverà il giorno….Si basano sul fatto che dentro di noi esistono delle “persone interiori”, che sono parti di noi, simboleggiate dalle carte, con le quali possiamo comunicare per ricevere risposte a nostre domande e problemi.
L’altro mazzo sono le Carte dell’Angelo Custode ideate da Surabhi Guastalla. Per funzionare richiedono che crediate nell’angelo custode e nei chakra. Gli angeli o simili sono presenti in molte culture, sin dall’antichità.
A mio avviso potete anche usare l’immagine dell’angelo come simbolo per accedere a risposte basate sulla sincronicità. Non solo quindi in termini fideistici e non solo in ambito giudaico-cristiano.
Io uso questi mazzi quando voglio “cambiare prospettiva” perché uso i Tarocchi di Marsiglia per le consulenze. Gli altri tarocchi che ti consiglio sono dunque questi. Vanno usati come come dovrebbero essere usati tutti i Tarocchi cioè soprattutto in chiave introspettiva, non divinatoria, lasciando fluire la sincronicità che rappresenta, per chiunque di noi, il vero strumento per conoscere la direzione degli eventi che stiamo percorrendo in un certo momento della vita.
Provali, non te ne pentirai, anzi…
Una serie di filmati, di inestimabile valore, sui Tarocchi. Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa ci mostrano l’essenza e il significato di queste carte.
Il filmati vanno visti nell’ordine in cui sono presentati di seguito. E’ un viaggio che vi consiglio di far rilassati e in letizia, ne uscirai rigenerato e ispirato verso la vita.
“I tarocchi sono un mazzo di carte ma Il Tarocco rappresenta una persona. Noi siamo il Tarocco e noi usiamo i tarocchi, perché noi viviamo.” Dopo aver visto questi filmati capirai perché dico sempre così.
Dopo averli visti chi è scettico sul loro uso e sulla loro validità, potrà continuare ad esserlo ma non potrà dire che i Tarocchi sono uno strumento banale, superstizioso e che appartiene solo a ciarlatani in cattiva fede.
Buona visione.
Tarocchi egiziani? Si i tarocchi di Marsiglia Restaurati sono Tarocchi egiziani, perché tutto ciò che è esotico e misterioso (anche l’Egitto) è racchiuso nel loro vasto simbolismo.
Ho già parlato delle influenze egizie nel significato dei tarocchi nel mio post dedicato ad un’introduzione storica dei Tarocchi. Giovanni Cassiano, monaco ed eremita reduce dai suoi lunghi pellegrinaggi in medio oriente ed Egitto fondò un monastero a Marsiglia, dove secondo l’ipotesi del ricercatore italiano Carlo Bozzelli, si trovarono custodite quelle conoscenze iniziatiche che diedero vita a certe “Icone”…..i tarocchi appunto.
L’arcano maggiore dell’eremita si rifà infatti ai cosiddetti padri del deserto, monaci e asceti di lunga tradizione spirituale cristiana che vivevano in Egitto.
Nella mitologia Egizia esiste un viaggio dopo la morte. Si tratta del cammino del defunto verso la camera del giudizio presieduta da Osiride. La camera del giudizio è raggiungibile navigando lungo un fiume che nei tarocchi è anche il colore celeste oltre a rappresentare l’acqua in sé.
Come si vede in figura tutte le carte sono in progressione, ciò significa che viene raffigurato una sorta di cammino. I Taorcchi infatti sono sempre “progressivi”, ecco perché, per esempio, il numero 19 non è indicato con la numerazione romana corretta cioè XIX, bensì con XVIIII. L’arcano XX che si vede alla fine della delle carte sopra è la carta de “XX Il Giudizio”.
Ricorre dunque il tema del viaggio. Il viaggio negli arcani maggiori comincia dall’arcano numero I fino al XXI ed è compiuto dall’arcano senza numero cioè “Il Matto” (in figura sotto). Tuttavia la traduzione italiana non rende giustizia a questa carta che non rappresenta un folle, bensì la libertà totale dell’individuo che ricerca se stesso.
Il termine “Il Matto” infatti è ripreso dal persiano “Shah Mat” che significa che il Re (Shah) è morto (Mat), quindi di nuovo un richiamo ad un ad una dimensione post morte, ad un viaggio nell’oltre tomba. Non cercate altri mazzi sull’Egitto, i Tarocchi di Marsiglia Restaurati hanno un’antica sapienza incorporata che raccoglie tradizioni diverse del bacino del mediterraneo maturate in tempi differenti. Dedicatevi a quelli, tutto “l’esotico” è già compreso.
Bibliografia
<<Il codice dei Tarocchi>> di Carlo Bozzelli, Anima Edizioni