Per capire i tarocchi occorre metterli insieme in una sola composizione: Il Mandala dei Tarocchi. Si tratta di una figura simbolica altamente evocativa.
Come spesso dico i tarocchi sono un mazzo di carte ma Il <<Tarocco>> rappresenta una persona. Noi siamo il Tarocco e noi usiamo i tarocchi, perché noi viviamo. Adesso sarà più chiaro perché.
Un palazzo si costruisce dalle fondamenta, la periferia emana dal centro, come la terra che guarda il cielo. Collochiamo allora “Il Matto” in orizzontale. “Il Matto” è l’arcano maggiore senza numero, perché è un viaggiatore che si muove simbolicamente tra gli altri arcani maggiori, fino al XXI. Sopra di esso, in verticale, collochiamo invece “Il Mondo” l’arcano XXI, l’ultimo degli arcani maggiori appunto, perché è la sintesi di tutti i tarocchi.
Ai quattro lati del “Il Mondo” ci sono quattro figure che rappresentano i quattro elementi, i quattro semi e i quattro evangelisti come ho già descritto nel mio post “Il Mondo XXI – L’arcano degli arcani“:
Aquila->Giovanni->Aria->Spade
Angelo->Matteo->Acqua->Coppe
Toro->Luca->Terra->Denara
Leone->Marco->Fuoco->Bastoni
Un tempio deve essere orientato rispetto ai quattro punti cardinali, in questo caso rispetto ai simboli degli elementi appena citati. Perciò il Mandala dei Tarocchi comincia con la costruzione dagli assi. Gli assi sono l’inizio di un seme, di un elemento.
Fatto questo il mandala dei Tarocchi è pronto per essere completato, come un fiore che sboccia dal centro della coscienza. Le carte dei rispettivi semi vengono collocate in ordine crescente (dal passato, al futuro) formando dei “bracci” di una croce svastica.
Al centro in orizzontale collochiamo le figure degli arcani minori (re, regine, paggi, cavalieri) perché l’orizzonte è l’esperienza umana. I trionfi (o figure) sono figure umane.
Il Mandala dei Tarocchi è una croce svastica , simbolo del movimento cosmico, che procede in senso anti orario da destra a sinistra, dal lato attivo a quello ricettivo come il movimento del sangue nel corpo umano. Il movimento cosmico comprende le vicende umane perché tutto nell’universo è connesso.
In verticale collochiamo gli arcani maggiori. Prima, in alto, quelli più vicini alla coscienza umana (da 1 a 10) quindi, in basso, quelli più vicini all’inconscio dell’uomo e nello stesso tempo ai misteri dell’universo, laddove la conoscenza umana incontra dei limiti di comprensione (da 11 a 20). L’inconscio e il sovraconscio sono connessi.
I tarocchi sono un mazzo di carte ma Il <<Tarocco>> rappresenta una persona. Noi siamo il Tarocco e noi usiamo i tarocchi, perché noi viviamo.
Bibliografia
“La Via dei Tarocchi” di Alejandro Jodorowsky, Feltrinelli editore
Uno specchietto per riassumere al massimo e al meglio l’essenza degli arcani maggiori.
Il mondo è l’ultimo degli arcani maggiori. E’ la totalità dell’essere umano. Essere se stessi, capire chi siamo, tutto è uno, uno è in tutto.
Questo avviene nella nostra vita quando realizziamo la nostra natura, il nostro mondo: la parte femminile si unisce a quella maschile, quella intellettuale a quella emotiva, quella sessuale a quella creativa.
I quattro elementi si uniscono insieme in una sintesi alchemica che non può essere spiegata a parole ma solo vissuta con l’esperienza. Solo per comodità espositiva viene descritta nelle sue componenti. Quindi facciamolo.
I quattro animali rappresentano i quattro elementi e i quattro evangelisti.
Partendo da destra:
Aquila->Giovanni->Aria->Spade
Angelo->Matteo->Acqua->Coppe
Toro->Luca->Terra->Denara
Leone->Marco->Fuoco->Bastoni
La totalità è la sintesi alchemica e quest’ultima rappresenta la ”quintessenza, cioè il quinto elemento che non è solo psicologico, ma in una vita vissuta consapevolmente, è per forza di cose, al confine con la spiritualità. Ho parlato della quintessenza già nel mio e-book gratis.
Spiritualità è prima di tutto senso di scopo, sentimento di unione, esperienza transpersonale. Obiettivo difficilissimo, che in pochi raggiungono ma al quale tutti abbiamo il dover di tendere.
Calando il simbolo nella quotidianità possiamo dire che questo arcano porta con sé questioni e domande concrete simili a queste:
Quale è il risultato di quello che ho fatto? Cosa mi sta imprigionando in questo momento? Qual è la mia realizzazione, mentale emotiva, creativa, materiale?
Alla fine di un tiraggio simboleggia una realizzazione di un qualche tipo rispetto alla domanda. All’inizio di un tiraggio rappresenta invece un avvio difficile
Tra i suoi significati più diffusi troviamo: fama, girare il modo, realizzazione delle potenzialità, successo, accordo perfetto, riunione, donna ideale, pienezza, inizio difficile, ventre di una donna incinta, nascita, clausura, senso di fallimento, egocentrismo, espansione massima.
Come si vede, anche in negativo (dipende dal tiraggio), si tratta sempre di “pienezza”, compiutezza.
Se noi parliamo di arcani maggiori, il matto ,che simboleggia energia senza scopo, compie un viaggio tra gli altri arcani maggiori, per concluderlo nel mondo.
Secondo il ricercatore italiano Carlo Bozzelli, Il Mondo è Maria Maddalena con il suo importantissimo ruolo simbolico nel cristianesimo delle origini. Un’ipotesi suggestiva di cui tornerò a parlare.
Per ora lascio la parola di nuovo al maestro Alejandro Jodorowsky, in questo filmato (dal minuto 3:46 alla fine) per una esposizione breve di tutti gli arcani maggiori dal matto al mondo.
Di seguito invece un filmato breve dove il maestro legge le carte e in alcuni casi interpreta Il Mondo all’interno di un tiraggio.
BUONA VISIONE…..
“La Via dei Tarocchi” di Alejandro Jodorowsky, Feltrinelli editore
“I Tarocchi il vangelo segreto” di Carlo Bozzelli, Edizioni Mediterranee
Imparare a leggere i tarocchi richiede pratica. La pratica è un tentativo di riconoscere la teoria nelle situazioni reali. Il cartomante o l’astrologo si trovano spesso a trattare argomenti delicati. Un operatore serio deve imparare a leggere i tarocchi e per farlo deve essere sempre equidistante e contemporaneamente rispettoso e sensibile nei confronti di chi si rivolge a lui.
Solo il consultante però può fare il lavoro su se stesso, non il cartomante, perché solo noi possiamo agire sulle nostre vite, non lo può fare nessun altro: il guru, il terapeuta, il partner, i parenti, nessun altro… . Ci possono essere aiuti ma nessuno può scegliere al posto nostro.
Imparare a leggere i tarocchi, in un’ultima analisi, è un’operazione che deve fare in consultante con l’aiuto del cartomante. Per questo motivo fare l’astrologo o il cartomante è un lavoro serio. Allo stesso tempo il consultante non deve essere un gonzo a caccia di soluzioni salvifiche; i gonzi vengono spennati da operatori senza scrupoli che speculano sul dolore delle gente.
Vediamo qualche esempio per imparare a leggere i Tarocchi con una premessa che riguarda tutti gli esempi riportati
Questo post è il proseguimento del primo e altri ce ne saranno dove illustrerò degli esempi per imparare a leggere i tarocchi.
Il cartomante, guardando le carte estratte, fa delle domande sulla situazione concreta del consultante perché il significato simbolico delle lamine deve calarsi nella realtà della vita del consultante stesso, che il cartomante non può conoscere. Solo così si può imparare a leggere i tarocchi: non sentenziando su significati simbolici astratti ma andando a scoprire come quei significati descrivono realtà di vita concreta. Quindi di seguito riporto solo il risultato di questo confronto per sintesi e comodità espositiva.
Una donna vuole sapere se il marito la sta tradendo.
La donna estrae le carte
Dalla discussione emerge che la donna finora non ha preso nessun tipo di iniziativa per scoprirlo e sta solo covando molto disagio, cercando di trattenere i suoi impulsi (La Forza XI). Il dubbio è generato dal fatto che ci sono delle cose nascoste (La luna XVIII) e c’è un cambiamento del marito che è del tutto assente rispetto a prima (L’arcano senza nome XIII). La luna può significare anche un’altra donna.
Un marito cambiato non necessariamente però significa altre relazioni, ma la donna dovrà affrontare la realtà, chiedere un confronto, essere più aperta, c’è bisogno di tutta un’altra impostazione del rapporto (La ruota della fortuna X).
A questo punto si otterrà la risposta, ovvero si rimuoveranno le cause della distanza coniugale attuale. Le mantiche mostrano la sincronicità che è la mano del destino, il quale a sua volta ci mostra sempre le cose come stanno, fornendoci un possibile percorso o soluzione.
Nella pratica con le carte, secondo me, a nulla serve “essere sensitivi”, è utile invece essere intuitivi, ma prima di tutto, occorre saper leggere. Leggere cosa? Il linguaggio delle carte naturalmente. I lanci sono frasi fatte di parole che sono le carte stesse. Questo significa imparare a leggere i tarocchi.
Allora, leggendo la frase in figura, sembra proprio che la risposta venga portata dal vento in poppa.
Dal colloquio emerge che una situazione di attesa (L’appeso XII) fatta di risparmi, desideri e speranze, si era incagliata e aveva avuto dei ritardi (L’Eremita VIIII), mentre ora si è in una fase che prelude allo sblocco di varie situazioni tra cui quella economica (La ruota X). L’iniziativa andrà in porto (La Stella XVII).
Ok. Quando accadrà? Per dare la risposta scelgo l’importante ruolo che le figure degli arcani minori possono avere nel descrivere il tempo dell’azione. Esce la Regina di Denara. Quindi non subito forse, le domande al consultante confermano quello che la Regina di Denara mostra: servono ancora conferme sulla disponibilità di maggiori risorse economiche, che non arriveranno a breve, ma arriveranno. Saranno stabili e ci si potrà contare.
Uno studente universitario è già stato bocciato 3 volte ad un esame, è stressato e non sa come fare. Per la stesa scelgo la configurazione chiamata “I Tarocchi dell’eroe”, proposta da Alejandro Jodorowsky. La situazione attuale è raffigurata dalla Ruota della Fortuna (X), che in prima posizione rappresenta senz’altro lo stallo attuale, la situazione positiva da realizzare è rappresentata invece dal Sole (XVIIII).
In mezzo c’è l’ostacolo che è rappresentato da due carte, L’Imperatore (IIII) e la Papessa (II); probabilmente la fatica profusa nello studio (La Papessa II) è eccessiva e non è ben diretta, il consultante inoltre non riesce a superare un pesante disagio ad essere giudicato per il suo fallimento (Imperatore IIII) oppure la figura del professore che boccia spesso gli studenti all’esame suscita una paura esagerata.
L’alleato è la Torre (XVI), cioè buttarsi senza troppo pensarci, impegnarsi di più nel calmare lo stress piuttosto che scoprire eventuali falle nella preparazione, così da affrontare la questione nel modo più disincantato possibile. Lo studente potrebbe anche essere franco con l’esaminatore, cercando con lui un confronto di persona.
Quest’ultima soluzione infatti sembra suggerita dal sole (XVIIII), in cui lo studente ha bisogno di un aiuto esterno per riconquistare una giusta prospettiva al problema. Aiuto che può trovare anche in un compagno di studi oppure in un’altra persona che lo supporti psicologicamente in questa fase.
La situazione concreta infatti va inquadrata nel contesto reale, perciò durante il consulto, si fanno sempre domande di approfondimento perché il significato simbolico delle carte rispecchia la realtà dei fatti che il cartomante non può conoscere.
In ultima analisi, lo ribadisco sempre, imparare a leggere i tarocchi è un’operazione che il consultante deve fare con l’aiuto del cartomante. Il cartomante a sua volta deve essere neutrale, non deve influenzare il consultante, scegliere al posto suo, non deve lasciarsi influenzare dai propri giudizi personali ma leggere “la frase” che le carte hanno composto per rispondere alle domande del consultante, non alle sue.
Una ragazza mi dice che ha litigato in modo acceso con il suo ragazzo che non si fa vivo da una settimana. Il ragazzo si rifarà vivo?
– LEGGIAMO le carte: Si rifarà vivo. La torre (XVI) è il litigio, potente e veemente, adesso invece c’è una situazione in cui entrambi sono coinvolti al loro interno nel cercare di ristabilire un equilibrio (VIII La Giustizia); questo tentativo riuscirà (XVIIII Il Sole).
Però…il Sole pone tutto allo stesso livello, come si dice….tutti sono uguali sotto il sole.
Allora, niente più sfuriate o la prossima potrebbe essere l’ultima!
Ma c’è una cosa sola da capire nei tarocchi e cioè che il futuro non è scritto, altrimenti gli esseri umani non avrebbero il libero arbitrio. Intesi? Spero di si.
– RILEGGIAMO dunque le carte: c’è un buona probabilità che le cose tornino a posto va bene!, ma non è detto, cara ragazza che poni la domanda, che il primo passo debba farlo per forza lui, perché tutto ciò che ci coinvolge, ci riguarda, ci parla di noi attraverso l’altro, dunque “gli altri” sono uno specchio del nostro destino.
Una giovane donna mi chiede se l’attuale compagno è quello giusto per la vita.
Una domanda intimista quindi rispondo con i “i tarocchi del dubbio” riportati in foto.
E le carte parlano chiaro.
Partendo dal basso la consultante è oggi (nel momento della domanda), rappresentata dall’imperatrice (III). Una donna piena di energia ma dallo spirito ancora adolescente e ribelle. L’irrequietezza giovanile sentimentale e sessuale è oggi un ostacolo e non più un divertimento, perché l’imperatrice è giovane, forte, vitale e seduttrice ma è chiamata anche a responsabilità di governo. E’ una carta di passaggio. La consultante non ha deciso che cosa lasciare e che cosa tenere della sua vita e dei suoi sentimenti.
La domanda non è fatta al momento giusto.
Il dubbio infatti è originato dalle due carte sopra: il sole (XVIII) che implica la costruzione di una nuova dimensione sociale (un uomo per il futuro, la famiglia), per la quale ci vuole coraggio e rimodulazione delle vecchie abitudini.
Queste abitudini e vecchi vizi, in questo caso, sono molto forti nella consultante, tanto da darle ansia per via del loro profondo radicamento simboleggiato dalla luna (XVIII). Quella luna può essere anche un’altra donna (madre, sorella, rivale) che senza volerlo agita le sue paure più recondite in questo momento.
Quello che la aiuterà a scegliere è la scoperta che farà solo se seguirà il suggerimento della giustizia (VIII) e dei suoi significati. La giustizia dice che dovrà prendersi il suo tempo, usare più e più volte il discernimento e cominciare ad abbandonare gradualmente (non di botto) vecchie abitudini e modi di pensare e soprattutto di sentire.
Solo allora non si sentirà più l’imperatrice e potrà riformulare la domanda in modo più chiaro e rischiare di meno nelle sue scelte. Nel frattempo dovrà lasciarsi amare con tutta se stessa e riamare senza pensarci troppo.
I tarocchi sono un mazzo di carte ma <<il Tarocco>> rappresenta una persona. Noi siamo il Tarocco e noi usiamo i tarocchi, perché noi viviamo.
Imparare a leggere i tarocchi è un esercizio che richiede tempo e applicazione. Gli esempi sono un modo per aiutare chiunque voglia imparare.
Imparare a leggere i tarocchi è un esercizio che procede dal generale al particolare, dal passato al futuro, dall’alto verso il basso, da sinistra verso destra.
Imparare a leggere i tarocchi esige cartomanti neutrali, che non influenzino il consultante. Il cartomante legge “la frase” che le carte hanno composto. Speigo negli esempi cosa voglio dire.
Il cartomante, guardando le carte estratte, fa delle domande sulla vita del consultante perché il significato simbolico dei tarocchi deve calarsi nella realtà del consultante stesso, che il cartomante non può conoscere. Solo così si può imparare a leggere i tarocchi. Non sentenziando su significati simbolici astratti ma andando a scoprire come quei significati descrivono realtà di vita concreta.
Imparare a leggere i tarocchi è un esercizio che deve essere calato nella realtà. Essere “sensitivi” secondo me serve a ben poco, il cartomante invece, deve saper “leggere i tarocchi” che sono un linguaggio. Il consultante, dal canto suo, deve essere attento ai significati delle carte e meditarle.
I tarocchi sono un mazzo di carte ma <<il Tarocco>> rappresenta una persona. Noi siamo il Tarocco e noi usiamo i tarocchi, perché noi viviamo.
Un uomo chiede quale tra due alternativa lavorative gli conviene scegliere. Vedendo la figura a partire dalla sinistra c’è la prima alternativa e poi la seconda. In cima, invece, c’è la carta che rappresenta il consultante e la sua situazione attuale . In questo caso La Temperanza XIIII.
La temperanza simboleggia la tendenza ad essere prudenti per non sbagliare tra due alternative che ancora non sono chiare oppure che rappresentano una forte posta in gioco che crea paura nella scelta.
Il consultante preferisce l’alternativa uno, quella a sinistra di chi guarda. Lo sguardo della temperanza infatti è rivolto a sinistra. Preferisce non significa che farà la scelta migliore.
La prima scelta, quella di sinistra, comincia con il Matto (una grande energia entusiastica), continua addirittura con il Mondo (XXI) che simboleggia realizzazione, ma poi succede qualcosa….la corsa si arena nell’eremita (VIIII). Ci sono situazioni che modificano gli eventi in modo non favorevole.
La seconda scelta comincia con una collaborazione da definire, un’intesa da perfezionare con i nuovi colleghi o col datore di lavoro (L’Innamorato VI), continua con un periodo in cui c’è slancio e iniziativa (Il Giudizio XX) ma anche grosso impegno da dimostrare e forse si vivranno di nuovo situazioni del passato. La faccenda culmina nella Papessa (II) che rappresenta un accumulo di esperienza ma anche un freno che non permette di andare avanti.
Come si vede le carte non sempre rispondono come noi vorremmo. La vita non è letteratura o cinema, le aspettative devono calarsi nella realtà di tutti noi.
Una donna vuole sapere se il marito la sta tradendo.
Dalla discussione emerge che la donna finora non ha preso nessun tipo di iniziativa per scoprirlo e sta solo covando disagio, cercando di trattenere i suoi impulsi (La Forza XI). Il dubbio è generato dal fatto che ci sono delle cose nascoste (La luna XVIII) e c’è un cambiamento nei comportamenti del marito che lo fa essere del tutto assente rispetto a prima (L’arcano senza nome XIII). La luna può significare anche un’altra donna.
Un marito cambiato non significa per forza altre relazioni, ma la donna dovrà affrontare la realtà, chiedere un confronto, essere più aperta. C’è bisogno di tutta un’altra impostazione del rapporto (La ruota della fortuna X), ultima carta in alto.
Imparare a leggere i tarocchi non significa “essere sensitivi”, ma imparare il linguaggio dei tarocchi. I lanci sono frasi fatte di parole che sono le carte stesse.
Leggiamo le carte da sinistra. Dal colloquio emerge che un’attesa (L’appeso XII) fatta di risparmi, desideri e speranze, si era incagliata e aveva avuto dei ritardi (L’Eremita VIIII), mentre ora si è in una fase che prelude allo sblocco di varie situazioni tra cui quella economica (La ruota X). L’iniziativa andrà in porto (La Stella XVII).
Ok. Quando accadrà? Per dare la risposta scelgo l’importante ruolo che le figure degli arcani minori possono avere nel descrivere il tempo dell’azione. Esce la Regina di Denara.
Quindi non subito forse, le domande al consultante confermano quello che la Regina di Denara mostra: servono ancora conferme sulla disponibilità di maggiori risorse economiche, che non arriveranno a breve, ma arriveranno. Saranno stabili e ci si potrà contare.
Uno studente universitario è già stato bocciato 3 volte ad un esame, è stressato e non sa come fare.
Per la stesa scelgo la disposizione delle carte chiamata “I Tarocchi dell’eroe”, proposta da Alejandro Jodorowsky. Leggo le carte da sinistra.
La situazione attuale è la Ruota della Fortuna (X), la situazione positiva da realizzare è rappresentata invece dal Sole (XVIIII).
In mezzo c’è l’ostacolo che è rappresentato da due carte, L’Imperatore (IIII) e la Papessa (II); probabilmente la fatica profusa nello studio (La Papessa II) è eccessiva e non è ben diretta, il consultante inoltre non riesce a superare un pesante disagio ad essere giudicato per il suo fallimento (Imperatore IIII) oppure la figura del professore che boccia spesso gli studenti all’esame suscita una paura esagerata.
L’alleato è la Torre (XVI), cioè buttarsi senza troppo pensarci, impegnarsi di più nel calmare lo stress piuttosto che scoprire eventuali falle nella preparazione.
Lo studente potrebbe anche essere franco con l’esaminatore, cercando con lui un confronto di persona. Questo sembra suggerito dal sole (XVIIII), che simboleggia un aiuto esterno per riconquistare una giusta prospettiva al problema.
Aiuto che può trovare anche in un compagno di studi oppure in un’altra persona.
La situazione concreta infatti va inquadrata nel contesto reale, perciò durante il consulto, si fanno sempre domande di approfondimento perché il significato simbolico delle carte rispecchia la realtà dei fatti che il cartomante non può conoscere.
Una ragazza mi dice che ha litigato in modo acceso con il suo ragazzo che non si fa vivo da una settimana. Il ragazzo si rifarà vivo?
Leggiamo da sinistra: Si rifarà vivo. La torre (XVI) è il litigio, potente e veemente, adesso invece c’è una situazione in cui entrambi sono coinvolti al loro interno nel cercare di ristabilire un equilibrio (VIII La Giustizia); questo tentativo riuscirà (XVIIII Il Sole).
Però…il Sole pone tutto allo stesso livello, come si dice….tutti sono uguali sotto il sole. Allora, niente più sfuriate o la prossima potrebbe essere l’ultima!
Una giovane donna mi chiede se l’attuale compagno è quello giusto per la vita. Una domanda intimista quindi rispondo con i “i tarocchi del dubbio” riportati in foto. E le carte parlano chiaro.
La consultante è rappresentata dall’imperatrice (III). Una donna piena di energia ma dallo spirito ancora adolescente e ribelle. L’irrequietezza giovanile, sentimentale e sessuale è oggi un ostacolo e non più un divertimento, perché l’imperatrice è giovane, forte, vitale e seduttrice ma è chiamata anche a responsabilità di governo.
E’ una carta di passaggio. A volte rappresenta la donna incinta o comunque il desiderio di maternità. La consultante non ha deciso che cosa lasciare e che cosa tenere della sua vita e dei suoi sentimenti.
La domanda non è fatta al momento giusto. Il dubbio infatti è rappresentato dalle due carte sopra: il sole (XVIII) che simboleggia la costruzione di una nuova dimensione sociale (un uomo per il futuro, la famiglia), per la quale ci vuole coraggio e abbandono delle vecchie abitudini.
Abitudini e vecchi vizi, in questo caso, sono forti nella consultante, tanto da darle ansia per via del loro profondo radicamento simboleggiato dalla luna (XVIII). Quella luna può essere anche un’altra donna (madre, sorella, rivale) che senza volerlo agita le sue paure più recondite.
Quello che la aiuterà a scegliere è la scoperta che farà solo se seguirà il suggerimento della giustizia (VIII) e dei suoi significati. La giustizia dice che dovrà prendersi il suo tempo, usare più e più volte il discernimento e cominciare ad abbandonare gradualmente (non di botto) vecchie abitudini e modi di pensare e soprattutto di sentire.
Solo allora non si sentirà più l’imperatrice e potrà riformulare la domanda in modo più chiaro e rischiare di meno nelle sue scelte. Nel frattempo dovrà lasciarsi amare con tutta se stessa e riamare senza pensarci troppo.