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La Sincronicità

La sincronicità è la teoria della coincidenze significative. Si verifica quando due eventi, in apparenza slegati tra loro, hanno una comunanza di significato. E’ collegata ad astrologia e tarocchi. Scopri come e perché.

Infatti tutte le mantiche si basano sulla ricerca di coincidenze per poter interpretare gli eventi e prevedere in una certa misura il futuro.

 

Il grande Carl Gustav Jung e la sincronicità

Carl Gustav Jung è stato il primo e autorevole studioso di questo fenomeno.

Secondo lui la sincronicità è <<rintracciabile nella tradizione filosofica del neoplatonismo. Già Platone sosteneva l’esistenza di una realtà intelligente, le idee, che formano e indirizzano quella materiale, in maniera tale che i fenomeni della natura risultano collegati tra loro da una legge superiore che egli denominava dialettica.>> (1)

Secondo Jung la sincronicità scaturisce da due cose: un’immagine inconscia che si presenta sotto forma di sogno, idea improvvisa, presentimento e un dato di fatto obiettivo che coincide con il suo contenuto.

Sincronicità, astrologia e altre mantiche

Jung per primo rileva la sincronicità nell’uso delle mantiche e lo afferma senza problemi: <<Ora io sapevo da tempo che esistono certi metodi intuitivi (i cosiddetti metodi mantici) che procedono sostanzialmente dal fattore psichico ma che presuppongono come ovvia la sincronicità>> (2)

Continua Jung: <<Il principio causale ci dice che la relazione tra causa ed effetto è una relazione necessaria. Il principio di sincronicità afferma che i termini di una coincidenza significativa sono legati ad un rapporto di contemporaneità e di senso>> (3)

Jung e critica al metodo scientifico

Jung afferma poi che il primato delle scienze naturali ha cancellato una sapienza antica e utile. E io aggiungo, una sapienza indispensabile all’uomo moderno che si appoggia sempre più sui progressi della tecnica ma è sempre meno concentrato sull’evoluzione spirituale.

Jung infatti dice: << Da noi è la causalità ad avere un’importanza così grande ma è un’importanza che si è conquistata solo durante gli ultimi due secoli grazie all’influenza livellatrice del metodo statistico da un lato e al successo senza precedenti delle scienze naturali dall’altro, successo che comunque è andato a detrimento dell’immagine del mondo fondata sulla metafisicia>> (4)

Jung continua ormai lanciato oltre la semplice meccanica del pensiero scientifico classico quando afferma: <<La sincronicità presuppone un senso a priori in rapporto alla coscienza umana, senso che sembra esistere al di fuori dell’uomo>> (5)

Jung collega la teoria della sincronicità ad un’altra sua teoria, quella degli archetipi. E’ un primo tentativo di considerare la faccenda ma è un errore, come vedremo tra poco.

Kirby Surprise e la sincronicità

Il Dott. Kirby Surprise nel suo libro “Sincronicità Capire e utilizzare le coincidenze significative” propone un nuovo modo di vedere la sincronicità. Suggerisce tecniche di auto-formazione per riconoscere e utilizzare gli eventi sincronici che nella versione italiana vengono tradotti con il termine “sincronicistici”. Definizione che userò da qui in poi.

Secondo il dott. Surprise Jung: <<Non voleva affermare pubblicamente che le persone possono influenzare il mondo che le circonda. Sapeva che la maggior parte dei suoi contemporanei avrebbe considerato un’affermazione del genere come pura follia>> (6)

Kirby Surprise confuta l’idea principale di Jung secondo la quale la sincronicità è collegata agli archetipi. Secondo lui Jung non si è reso conto o non ha voluto (per motivi di credibilità accademica) affermare che questi eventi sono creati da noi e ci rispecchiano e non sono collegati agli archetipi.

Archetipi e sincronicità

Jung studiò l’astrologia ma anche e soprattutto la mantica cinese de I Ching. In base a questo studio arrivò ad alcune conclusioni che il dott. Surprise così riassume: <<Egli riteneva che i simboli presenti nei brani del libro>> (I Ching appunto) <<descrivessero schemi comuni e primordiali del pensiero umano. Jung credeva che essi fossero parte di un comune linguaggio inconscio>> (7)

Queste idee di Jung sono alla base della teoria degli archetipi. In particolare l’archetipo è <<uno schema di forze che causa intorno a se la manifestazione di eventi esterni e interni in specifici schemi di significato. E’ “qualcosa” che modifica tanto lo schema degli eventi che quello dei pensieri>> (8)

Archetipi e sincronicità secondo jung sono collegati. Gli archetipi secondo Jung <<si trovano a livello psicoide. Sono i modelli della creazione. Non sono considerate come cause in se stessi e di se stessi ma sono modelli che le percezioni seguono nel loro emergere dalla coscienza collettiva. E’ come se gli eventi e le esperienze orbitassero intorno ad essi. Jung affermava che gli eventi sincroni cistici si verificano allorché gli eventi interni ed esterni assumono una certa configurazione corrispondente allo schema dell’archetipo>> (9)

Prima dei filosofi l’uomo primitivo conosceva la sincronicità. Non sapeva definirla ma sapeva usarla, come i bambini parlano prima di imparare a leggere e scrivere.

Kirby Surprise, sincronicità, superstizione

Nel suo libro il dott. Kirby Surprise parla di  una pittura rupestre nelle Grotte di Les Trois Frères in Francia. In questa pittura uno sciamano indossa una maschera di cervo. Un evidente rito propiziatorio. Da dove nasce l’idea di poter creare eventi favorevoli ai propri scopi attraverso un rito?

Questi nostri antenati  danzavano portando maschere perché avevano notato, in base all’esperienza, una coincidenza tra gli eventi della caccia e le loro esperienze interiori.

La superstizione nasce quando le persone cercano di trarre vantaggio da un evento sincronicistico. Le culture primitive cercano segni predittivi.

Purtroppo quando osserviamo un evento sincronicistico noi siamo attenti solo all’evento esterno e non al significato psicologico. Gli eventi sincronicisitci, invece, ci fanno da specchio, ci parlano di noi e delle nostra vita, come fanno i sogni.

Fisica quantistica e sincronicità

Il dott. Kyrby surprise poi afferma che <<Nella fisica qualsiasi evento non governato dalle leggi note è considerato possibile. Gli eventi sincronicistici non violano alcuna legge della fisica. Spesso mettono alla prova il concetto di probabilità>> (10)

Come spiega il dott. Surprise la capacità della mente di influenzare gli eventi esterni? Prima di tutto chiarisce che si tratta di una capacità limitata e poi fa risalire questa caratteristiche ad un’ipotesi che si lega ad alcune teorie di fisica quantistica.

Così come la massa dei corpi fisici curva lo spazio intorno a loro, anche se in modo infinitesimale, così fanno i pensieri tanto più se sono inconsci, tanto più se sono alimentati da forti emozioni positive o negative.

Non si dice forse che accade quello che più si teme? Non accade forse ciò che più desideravamo? Anche quando magari non ci speravamo più?

I pensieri piegherebbero gli spazi “M” ed “N” teorizzati da alcuni fisici quantistici. La M-Teoria è una  parte della teoria delle stringhe che si propone di spiegare cosa è accaduto prima del big-bang. In base a questa teoria il nostro universo è una bolla che galleggia in uno spazio che la contiene (lo spazio M appunto).

Questo spazio M è dotato di più dimensioni. Raffinando questo pensiero si è arrivati a teorizzare l’esistenza di uno spazio N contenente innumerevoli universi paralleli e alternativi. Gli universi paralleli sono contigui e suddivisi da “membrane”.

Emozioni e sincronicità

La nostra mente, soprattutto le nostre emozioni profonde, forti e persistenti, interagiscono con universi diversi e determinano le probabilità degli eventi, bucando le membrane. In altre parole saremmo noi gli artefici del nostro destino.

Però il dott. Surprise afferma anche che l’energia della nostra mente è in ogni caso limitata e l’impatto dei nostri pensieri arriva fino ad un certo punto.

La sincronicità accade quando noi navighiamo tra queste probabilità. Nella mia esperienza con l’astrologia e con i Tarocchi, posso interpretare gli eventi passati e futuri in questa ottica.

Sono d’accordo con il dott. Surprise quando afferma <<Gli eventi sincronicistici non sono il risultato di uno stato di squilibrio psichico, come riteneva jung   […] La sincronicità è uno specchio del contenuto della vostra psiche, reso manifesto mediante eventi significativi>> (11)

Astrologia e sincronicità

Dal punto di vista dell’astrologo, l’interpretazione degli eventi si basa sulla sincronicità attraverso un complesso apparato simbolico (segni, case, pianeti, aspetti angolari tra pianeti).

Però va detto una cosa: anche le scuole di astrologia più moderne, che danno ampio peso al libero arbitrio, partono sempre dal presupposto che esista un destino alla nascita.

Anche nella filosofia e nella religione c’è chi pensa che il destino sia tutto scritto, mentre altri pensano sia tutto nelle nostre mani. E’ un vecchia diatriba che non ha soluzione e secondo me non l’avrà. Nella mia esperienza di astrologo e tarologo tento di verificare se le cose funzionano o meno senza cercare un motivo introvabile. Si possono solo avere idee al riguardo ma non certezze.

Apprezzo il lavoro del dott. Surprise, inedito e coraggioso. Certo…come astrologo e tarologo penso che esista un destino alla nascita anche a dispetto di quanto afferma Alejandro Jodorowsky, padre dei Tarocchi di Marsiglia restaurati, quando afferma prevedere il futuro equivalga in qualche modo a determinarlo.

La penso come Seneca: “Non possiamo fermare il vento ma possiamo orientare le vele”.

Note

Wikipedia
(1) (https://it.wikipedia.org/wiki/Sincronicit%C3%A0)

<<La Sincronicità>> Carl Gustav Jung, Biblioteca Bollati Boringhieri
(2) Pg.49
(3) Pg.80
(4) Pg.81
(5) Pg.97

<<Sincronicità Capire e utilizzare le coincidenze significative>> Dott. Kirby Surprise, Edizioni Mediterranee
(6)  Pg.32
(7)  Pg.30
(8)  Pg.  30
(9)  Pg. 31
(10) Pg. 24
(11) Pg. 40