In questo articolo ti parerò della tarologia, dei suoi pro e contro e di come applicarla.
La Tarologia è una disciplina inventata da Alejandro Jodorowsky. Si tratta di un modo diverso di leggere i tarocchi rispetto alla cartomanzia tradizionale la quale, come noto, punta tutto sulla lettura del futuro.
Jodorowsky è chiaro: i tarocchi non servono per prevedere il futuro ma per leggere il presente. Da qui discende la differenza tra cartomante e tarologo. Il cartomante predice, il tarologo descrive. Jodorowsky afferma che leggere il futuro equivale a influenzarlo. Questo è il cuore della tarologia, una moderna via dei tarocchi.
A mio avviso invece, non sappiamo nulla del tempo, del destino e del libero arbitrio. Possiamo solo fare ipotesi. In base a quello che io conosco in generale, e in base alla mia esperienza in particolare (entrambe le cose quindi), le due dimensioni si accavallano.
Secondo me (e in questo mi discosto da Jodorowsky), ogni lettura dei tarocchi può essere (anche involontariamente):
Infatti, spazio e tempo non sono dimensioni rigide. Leggere il presente equivale a stabilire il percorso sul quale siamo incamminati, quindi a prevedere il futuro, e in qualche misura e a cercare di migliorarlo. Come già disse qualcuno: «Il destino non è qualcosa proiettato nel futuro, ma un insieme di eventi che sono già accaduti» (Krishna – Bhagavad Gītā).
Se vuoi approfondire ho pubblicato parecchio su destino e libero arbitrio. Buona lettura.
La tarologia richiede l’uso potente e integrato dei simboli contenuti nelle carte. Una donna che conosco, laureata in materie umanistiche, non riesce a fare buone letture di tarocchi perché cerca di collegare, uno dopo l’altro, i significati simbolici delle carte, così come sono spiegati nel manuale di Jodorowsky. [1]
È come se mettesse insieme gli ingredienti di una ricetta ma senza amalgamarli. Jodorowsky ha scritto un manuale dei tarocchi che è un capolavoro di indagine storica, simbolica, filosofica. La descrizione di tutte le carte è magistrale. Ma lo è molto meno l’ultima parte dedicata agli esempi pratici.
Quando si cerca di fare letture concrete, questo fatto confonde e irrita qualcuno e porta fuori strada altri. Queste persone dimenticano che Jodorowsky è stato un regista surrealista, quindi simboli e metafore sono la forza espressiva del suo lavoro. Lui non fa traduzioni in altri linguaggi, lui usa il suo. Per leggere le carte bisogna rimanere sulla concretezza della domanda. Questa è la chiave giusta per trasportare il significato delle carte stesse, dal mondo del simbolo a quello della realtà. Questa è la chiave necessaria anche nella tarologia.
La tarologia è alla base della psicomagia, una tecnica terapeutica ideata dallo stesso Jodorowsky.
Questo filmato-intervista descrive molto bene la tarologia. Lo consiglio vivamente.
[1]
Alejandro Jodorowsky , Marianne Costa – La Via dei Tarocchi, Feltrinelli.